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Immagine del redattoreMalva Moncalvo

Antica Farmacia Sant'Anna: l'antico profumo della libreria dei Frati

L'Antica Farmacia Sant’Anna dei Frati carmelitani scalzi che si trova a Castelletto, in Piazza sant’Anna, ed è accessibile sia dall’ascensore Magenta Crocco che dall’intima scalinata che porta in Salita superiore Sant’Anna.



La silenziosissima Piazza Sant'Anna è una bomboniera, ombreggiata da alberi ad alto fusto, dove si respira una quiete indescrivibile e si ha accesso alla meravigliosa Chiesa di Sant'Anna che merita una visita già da sola. Caratterizzata da sei altari laterali costruiti nel tempo dalle antiche nobili famiglie genovesi in stili molto diversi tra loro, di cui uno riconoscibilissimo fiorentino.


Ogni settimana i Frati organizzano una visita guidata durante la quale illustrano tutte le caratteristiche della Chiesa, del Convento (che ha anche un ala di clausura visitabile unicamente una volta al mese), del Roseto e naturalmente dalla Farmacia.




Vengo accolta da Frate Ezio, che con grande disponibilità e passione mi illustra ogni angolo della “sua casa” regalandomi dettagli interessantissimi. Iniziamo soffermandoci su un armadio, direi di fine ‘600 sovrastato dallo stemma dell’Ordine dei Carmelitani scalzi, che contiene moltissima attrezzatura farmaceutica di cui in particolare noto un antichissimo vasetto per creme in ceramica e una bilancia che ha come contrappeso il peso delle monete che veniva all’epoca utilizzato come unità di misura.





Gli orefici dell’epoca utilizzavano questo tipo di bilancia per verificare che le monete con cui venivano pagati non fossero state limate per prendere un po’ d’oro perdendo conseguentemente valore. Nel 1600 i farmacisti e gli erboristi iniziarono ad utilizzare questo tipo di bilancia per pesare erbe e sostanze di cui era necessario conoscere la quantità esatta per la pericolosità dei principi attivi: ecco perché le ricette dell’epoca hanno come unità di misura il ducato piuttosto che il fiorino o la sovrana.





Ci dirigiamo quindi nell’orto dei Semplici, che in linea generale dimostrata la nascita del profumo in Italia proprio perché le prime ricette furono le Acque mirabilis, in seguito conosciute come Acque di Colonia, che vennero create nei principali conventi in virtù delle proprietà benefiche delle piante coltivate negli orti dei Frati. Inizialmente il profumo quindi aveva un ruolo terapeutico anche perché era credenza comune che la patologia fosse legata al cattivo odore, cosa successivamente smentita da Pasteur quando scoprì i vaccini. Ma torniamo all’Orto le cui piante venivano coltivate sia per i frati che perla popolazione, da cui nacquero le prime Farmacie di cui Sant’Anna è la più antica. Nel piccolo profumatissimo orto ci sono la Lavanda, il Timo, la Calendula, la Galega, la bardana, l’Ortica, l’Altea, la Poligala, l’Alchemilla, il Carciofo, la Malva, l’Echinacea, la Frangula e la Salvia, direttamente impiegate da Frate Ezio nelle sue preparazioni galeniche e cosmetiche, che consiglia anche personalmente in seguito a colloqui su prenotazione che si svolgono in una stanza adiacente la Farmacia.





Nel giardino c’è anche un rigoglioso agrumeto, qualche albero da frutta, ricordo un Albicocco e un Ciliegio e il meraviglioso roseto con nove varietà di rose da cui, da quelle antiche, vengono raccolti i petali per lo sciroppo di Rose. Le rose antiche hanno una fioritura breve e sono caratterizzate da cinque petali di cui la varietà ideale è la Chapeau de Napoleon”.





Lasciando il giardino la grande generosità di Frate Ezio mi permette un’esperienza più unica che rara perché mi concede di visitare una parte della clausura aprendomi le porte dell’Antica biblioteca difficilissima da descrivervi per la sua immensa bellezza.


Entrando, il profumo mi fa capire subito l’unicità del luogo, un odore legnoso, misto carta antica e cuoio, preludio della conservazione di testi antichi di cui una versione ridotta della Bibbia tradotta in svariate lingue; ovunque si guardi ci sono libri di dimensioni diverse, alcuni racchiusi sotto chiave, i cosiddetti “libri all’indice” che potevano essere letti unicamente con il permesso del Priore in quanto nell’epoca medioevale vietati dalla Chiesa poiché ritenuti eretici. All’interno del Convento non mancano cortili e giardini in cui immergersi nella meditazione, alcuni visitabili altri no, che mi hanno trasmesso una diversa dimensione del tempo rispetto alla frenesia della quotidianità.





Prima di congedarmi sono ritornata in Farmacia ad apprezzare la bellezza delle maioliche antiche, della vetreria e anche dei prodotti in vendita tra cui sciroppi, miele, erbe sfuse, tisane, creme e saponi acquistabili anche sul sito della Farmacia. Pensavo mi avesse colpito il profumo del Roseto e invece, vi confesso, che l’odore della biblioteca è quello che mi è rimasto più impresso.

 

Potete seguire le attività dell'Antica Farmacia Sant'Anna sul profilo social IG @erboristeriadeifrati.

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