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Immagine del redattoreMalva Moncalvo

Rose antiche del genovesato: profumo e ricetta dello sciroppo

Guidata dal mio naso e dalla mia curiosità sabato mattina 15 Giugno ho deciso di partecipare al workshop sulle Rose organizzato da Campagna Amica nel loro Mercato in via del Campo a Genova. E’ stata una piacevolissima sorpresa perché, oltre al workshop, in cui ho imparato moltissimi dettagli (si perché sono dell’idea che ci sia sempre qualcosa da apprendere, a volte dipende anche dal momento, si è magari più predisposti a recepire informazioni, a trattenerle meglio), ho anche scoperto un posto in cui passione, qualità e territorio si fondono offrendo prodotti interessantissimi.


Chiara ed Edoardo ci hanno accolto puntualissimi e illustrato tutte le realtà che, tre volte a settimana, espongono i propri prodotti per la vendita; è interessante notare che l’apertura sia limitata perché infatti la vendita è diretta dal produttore al consumatore e quindi è necessario coniugare il tempo della preparazione dei prodotti con quello da dedicare al pubblico. Non vi faccio l’elenco di tutte le aziende agricole perché Vi consiglio veramente di farci un salto il martedì, il venerdì o il sabato, troverete un pesto profumatissimo e l’olio di olive taggiasche anche questo dall’odore sublime che ci permette di capirne immediatamente la qualità; per non parlare dello zafferano in pistilli coltivato localmente senza l’uso di pesticidi ne diserbanti, delle spezie prodotte dal 2010 proprio da “Zafferano Rosso".



Devo svelarvi che all’interno del mercato trovate anche pesce freschissimo infatti se il mare è brutto il banchetto è chiuso, frutta e verdura, uova e pane oltre alle confetture e ai gelati dell’azienda agricola "Dal Pian" di Tiglieto che ha organizzato il workshop sul retro del mercato in Piazza Don Andrea Gallo, recentemente recuperata e oggetto di installazione di affascinanti luminarie insieme ad altre sette piazze genovesi, ma questa è un’altra storia!



Come sempre i dettagli fanno la differenza e infatti non ho potuto fare a meno di notare la ricercatezza delle seggioline previste per gli ospiti del workshop, tutte di colore giallo, su cui era stata appoggiata in omaggio una sacca in tela ideale per fare la spesa.



Luca Dal Pian ci aspettava per descriverci con amore e passione la sua realtà di produzione di frutti di bosco e frutta da 42 anni a cui si è aggiunta, negli anni ottanta, la produzione di prodotti a base di petali di rose che hanno quindi visto il recupero e la piantagione di ottocento piante in quattro tipi di roseti, sì perché le rose del nostro territorio ideali per lo sciroppo in realtà sono quattro varietà botaniche.

Ma andiamo con ordine…



Le rose tipiche del genovesato sono infatti la Chapeaux de Napoleon, la Gallica officinalis, la Muschiata e la Rugosa che negli anni erano state coltivate sia a Levante che a Ponente oltre che in val Polcevera e in Valle Scrivia. Essendo lo sciroppo di Rosa presidio “Slow food” sono state fatte delle ricerche per il recupero di queste varietà e per comprendere meglio le proprietà di questa preparazione tradizionale del nostro territorio. Sono rose rustiche, dal fusto molto spinoso, profumatissime e caratterizzate da tantissimi petali; l’odore è molto sfaccettato con punte agrumate quasi acidule, che infatti conferiscono allo sciroppo proprietà rinfrescanti.


Lo sciroppo di Rose ha anche proprietà remineralizzanti infatti veniva dato agli sportivi durante e dopo l’attività fisica per un migliore recupero oltre a ottime proprietà emollienti che ne hanno visto il consiglio durante la dentizione dei più piccini.

Proprio sulla base di queste proprietà, alcuni anni or sono, Helan, azienda produttrice di cosmesi naturale dal 1976, ha realizzato la linea Cuor di Petali: tre fragranze che hanno ispirato il naso all’alba nel roseto, nel mezzogiorno e alla sera quando i sentori minerali del terreno vengono restituiti alla pianta.


Come sempre il mio naso mi guida alla scoperta di nuove nozioni, che mi trasmettono tantissime emozioni e che spero di avervi in parte trasmesso dandovi qualche idea per scoprire il nostro meraviglioso territorio. Ah, mi stavo dimenticando la ricetta, per un litro di acqua occorrono 400 grammi di petali di rose, tre fette spesse di limone e mezzo limone spremuto, possibilmente delle nostre riviere, ovviamente non trattato e un chilo di zucchero. Quando l’acqua bolle si mettono le fette di limone e i petali aiutandosi con una schiumarola per farli bagnare completamente. Ripreso il bollore si spegne subito la fonte di calore, si chiude con un coperchio e si lascia a riposo per 24/30 ore. Il limone ha due funzioni, conserva lo sciroppo ed estrae maggiormente il colore delle rose. Successivamente si filtra il macerato con un semplice colapasta foderandolo con un telo di lino che verrà strizzato, il liquido filtrato verrà messo nuovamente sul fuoco e portato a ebollizione per poter aggiungere lo zucchero e il succo di limone a piacere; dopo circa 10 minuti si potrà imbottigliare in bottiglie di vetro termoresistente oppure lasciar raffreddare per poi mettere nei flaconi in un secondo momento e eventualmente procedere al sottovuoto. Una volta aperto si conserva in frigo!

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