Questo Palazzo fu costruito da Nicolò Spinola, marchese di Vergagni, nel 1560, ma poco dopo fu venduto dagli esecutori parlamentari a Tomaso Franzone.
Ai discendenti di quest'ultimo si devono gli interventi che hanno arricchito e trasformato il palazzo. In particolar modo la facciata, aggiungendo i timpani dal motivo barocco, i motivi di intreccio a stucco negli interassi tra le finestre, e le volte delle sale interne con gli affreschi delle Allegorie della poesia petrarchesca e Apollo e le Muse, che furono affrescate da Domenico Parodi nel 1710.
Questo palazzo appartenne ai Franzone fino a oltre la metà del XIX, ma oggi risulta frazionato in 16 appartamenti. L'edificio fu inserito nella lista dei palazzi iscritti ai Rolli di Genova già nel 1576, inserito nella classe più rappresentativa del primo rollo e compreso nell'edizione del 1622 dei Palazzi di Genova di Pieter Paul Rubens quale "Palazzo del sig. Daniel Spinola.